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SPIRITO INTELLIGENTE

Ricordati che l'essere ignota non impedisce alla verità d'esser vera.

SINCRONISMI - TERREMOTO MEDIANICO / SUMATRA - 6/04/2010



Rapidamente scrivo per congelare questo sincronismo interessante.
Le coincidenze non esistono, per quanto riguarda me e le mie sensazioni, esistono SINCRONISMI; pensieri astratti, segnali materiali, sogni e qualsiasi altro segnale catturato dal nostro Se.

Ieri in stato quasi di Trance, come spesso mi accade, ho descritto il sogno lucido che avevo fatto la notte stessa.
In una sorta di scrittura automatica che mi accompagna da quando ero bimbo ho usato termini particolari, per descrivere sensazioni e visioni altrettanto particolari.

Ieri sera rileggendo attentamente quello che avevo scritto, per capirlo e studiarlo un pò, la mia attenzione è andata su un termine in particolare...."MEDIANICA"... aggettivo che ho usato per descrivere una pioggia spirituale da cui attingere informazioni.
Ho riflettuto spesso prima di addormentarmi, su come è possibile scegliere parole appropriate solamente con la consapevolezza di uno stato alterato della coscienza...
Il termine "MEDIANICO" ha questo preciso significato:
Caratteristico di un medium; che si verifica con l'opera di un medium SIN paranormale.

 

SOGNO LUCIDO - IL SALICE DELL'ANIMA - 6/4/2010 - ORE 2 circa



Marco era stanco... il cuore aveva bisogno di riposare, connesso alle calde maree di quella notte, spogliato dalla fremente scintilla che da lontano lo immagina, assopito da quella sostanza sottile e vibrante che lo aiutava ad abbandonare il corpo.....si addormentò con l'intento di farsi un viaggio, o almeno di provarci.
Provare l'onnipotenza lucida di un sogno lucido, plasmare la realtà intorno con il vibrare dell'anima, padroneggiare le mille leggi di questo universo come fa uno Sciamano che in trance si connette con l'essenza stessa della vita, per ampliare la consapevolezza alla percezione degli aspetti più sottili, normalmente silenziosi alla mente razionale. 
Marco quindi abbandona la solita posizione che lo raccoglie in pochi centimetri del letto pur avendo un oceano di stelle dove dormire...gira la sua fronte al soffitto e stende braccia e gambe lungo se stesso e cerca di rilassarsi lentamente, senza forzare troppo, lasciandosi andare all'assenza di pensiero, percependo l'idea di se stesso come energia connessa alla sua fonte, sciogliendosi in uno scomporsi...per poi rinascere nel ricomporsi.
Un'aspirale che attraversa piani paralleli nel suo seguir la propria forma, come una roccia che scende nelle profondità di un oceano, come un oceano che riempe il vuoto della terra, come la terra che ruota muovendosi nell'universo, come l'universo che contiene se stesso e di se stesso è pienamente cosciente.
L'illusione del tempo svanisce... e con lui se ne va lo spazio e le distanze, la materia e le sue basse vibrazioni, tutto intorno diventa il tutto... e in quel tutto lui si fonde come una goccia di pianto che raggiunge il mare e diventa mare essa stessa... e il mare il dolce pianto che l'ha raggiunto.

 

A TE CHE LEGGI - Parole dal mio passato -

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Ci sono stati momenti nel mio passato in cui il dolore mi ha connesso ad un flusso intenso di memoria di me.
Connesso ad informazioni limpide e lucide. Poi ho dimenticato, ho forse dimenticato per non riuscire a condividere questa energia, ora rimango sbalordito di quanto già sapessi senza bisogno di cercare fuori, senza bisogno di video, documentari o libri.
Questi documenti sono la testimonianza che sappiamo tutto... occorre solo ricordare, aprirsi e ricominciare ad attingere dal nostro vero SE.

A TE CHE LEGGI - (estate 1996)

Il tempo fuori copre le proprie radici con l'urlo sordo di ombre stupide, di figure rassegnate all'attesa del nulla.
Su questa terra dove tu ora poggi la tua storia, un tempo qualcuno pianse la scomparsa della propria libertà.

Pensi forse che non sia peccato ignorar le stelle che dall'infinito guardano da sempre;
nessun rimorso nel lasciar sbiadire il colore azzurro del cielo fra i fumi del nostro egoismo.

Torni felice a masticare i tuoi limiti, ad assorbire l'indifferenza della nostra razza, ma li dove sei ora, un giorno molti uomini poggiarono le proprie membra per pregare quel sole che oggi è ormai uno scomodo particolare, quella luna che macchia stanotte la coscienza dell'universo.

Tutti siamo legati a questa vita per troppo poco tempo, vi scorriamo dentro senza preoccuparci di salvare l'aria che respireranno i nostri figli.
Giriamo pagina a sentir parlare poeti pessimisti, ma chi sono i pessimisti? Loro che si interrogano o voi che li ignorate?

Cancelliamo la realtà che avvolge chi ci scrive, chi tenta di dirci qualcosa, ma il peccato è testardo ed eterno e un giorno tornerà a macchiar di nero quella finta luce che ci circonda.
La vita, questo dono immenso sul quale vomitiamo, non è mai la stessa ma per tutti riserva due diapositive da non dimenticare mai.

Per la maggior parte di essa amiamo festeggiare il giorno in cui ci fu donata, per ogni compleanno un album di fotografie pieno di falsi sorrisi, la coscienza messa a tacere, nascosta dall'obiettivo....
Se potesse uscire a parlare con gli invitati direbbe: "Un anno in meno dalla fine"... ma rovinerebbe la festa a tutti.
A noi non piace quella diapositiva.... a noi piace sentirci immortali fin quando uno di quei falsi sorrisi servirà a rendere meno grigia quella pietra su cui è scritto il giorno in cui siamo nati e quello in cui siamo morti.

Sarà così per me che sto scrivendo e per te che stai leggendo... non vale la pena quindi voltar pagina ne ora ai miei pensieri, ne dopo ai tuoi.