Marco aprì la porta della sua casa alle ore 6 del mattino, rientrando dal suo singolare lavoro... passava 8 ore a infornare legna in dei grandissimi camini il cui scopo è ancora nascosto.. si narra che il calore sviluppato da quei fuochi serviva ad alimentare il termosifone dello studio di un noto e famoso politico.. c'è chi invece raccontava di aver visto strane persone in giacca e cravatta danzare attorno a idoli pagani in sale nascoste nel sottosuolo...
Marco lavorava lì perchè un cartellone pubblicitario lo aveva invitato a fare quell'esperienza alchemica in quel posto.
La sua casa era vuota, l'odore di incenso lo rassicurò, posò la brutta giacca che stava per regalare agli affamati secchioni dell'immondizia che si ingrassavano sotto casa, si tolse gli occhiali e camminò piano.. si tolse le scarpe come faceva sempre per non svegliarla e aprì la rumorosa porta della camera sollevandola un pò da terra per non rovinare quel silenzio.
Non volle neanche accendere la luce, quel buio lo confortava... immaginava di vederla dormire silenziosa nella parte del letto più vicina alla luna...
Il cuore tremava, il fiato faticava ad uscire dai polmoni come se il cuore fosse cresciuto a dismisura impedendo ai polmoni di gonfiarsi e pompare aria al cervello...
Il cervello rimase senza aria e non potè formulare i pensieri, il cuore dominava l'animo e il corpo fisico e si ustionò a contatto con quella mancanza così forte...