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SPIRITO INTELLIGENTE

Ricordati che l'essere ignota non impedisce alla verità d'esser vera.

IL MIO MOSTRO E LA MIA CURA



Come posso aver permesso ad un demone psicologico che è contro di me di controllare la mia storia ? - pensava Marco mentre ripuliva la casa - Eppure gliel'ho permesso, sicuro della mia volontà non mi accorgevo di non sapere come usarla, su cosa premere...qual'è il pulsante giusto tra tutti questi a mia disposizione ?
Marco lucidava con un dito il suo bracciale magico, gli era stato detto che il suo legno proveniva da un meteorite passato attraverso un buco nero direttamente dal futuro. Naturalmente lui ci credeva e ripassava continuamente le dita su quel legno per cercare di capire cosa gli stava dicendo quel futuro.
- Le ho fatto male, ma come è potuto accadere ? E come mi è potuto accadere, ho un vortice nero nello stomaco che mi porto dietro da anni...sono stato abbandonato in una cesta in riva ad un lago... soffro della sindrome dell'abbandono...è una frequenza bassa e non sottile, ti tira negli abissi senza che te ne accorgi, ed ogni volta che credi di riuscire a vincerla ti illudi, perchè non la stai veramente vedendo....vorresti ma non puoi... prometti ma non puoi...


Le ho fatto male ma ha deciso di stare accanto a me e per la seconda volta nella mia vita questo vortice è uscito dalla mia pancia e siamo stati faccia a faccia, completamente.
Due abitanti di dimensioni diverse, che escono dal corpocontenitore e si specchiano e entrambi hanno ripudio l'uno dell'altro...
Ora......ci sono già passato, è stato bello, emozionante la prima volta che l'ho domato, questo mi permette di avere la forza giusta, ho creato un precedente tra noi.. io lo sò lui lo sà... lei non ha fiducia, è arrabbiata, ferita, spaventata... e come non potrebbe.. i nostri mostri, se rivelati feriscono l'anima buona che si apre con noi...Marco come puoi pretendere fiducia da lei ora? Ma fiducia in te è sicuro....
Più fatti meno parole sentì provenire dal rumore del legno tra le dita..... continuava a sfregare il bracciale in quel particolare modo, e tra il rumore leggero si sentivano quelle frasi... Più fatti meno parole...
Quante parole in cui credo ancora adesso ho usato, anzi ha usato LUI per controllare la mia paura, LUI la vuole... io no.. io voglio esserle accanto per danzare sul mondo e i suoi colori...
Quante parole incantevoli ho stuprato con gesti istintivi... eppure sò che quando uscivano erano vere... quando uscivano su quelle frequenze era la mia anima a parlare... ma quando c'era uno stato d'animo nervoso e spaventato.. seppure esteriormente il demone si presentava mascherato da me... chi parlava era lui...
Ora è importante difendere quel territorio, quella frequenza, non abbandonarla...tenerla dentro di se il più possibile...
E Questa volta occorre veramente PRESENZA ASSOLUTA e AMOR PROPRIO... lo sapevo, avevo cominciato così ma poi la velocità del mondo ha fatto franare un fianco di una montagna...e mi sono fermato, mi sono illuso e ho sbagliato.
Ma non c'è posto per troppi sensi di colpa, energie basse e sterili, non mi servono e non le voglio... voglio crescere, voglio evolvere e amarmi... questo sarà il mio più bel regalo per me che posso fare a lei... questo un giorno maturerà un bel frutto.. e come un alberò dovrò prendermi cura di me... e di lei...
Marco tolse il residuo di incensi dal tavolo nella sala... guardò una stupenda fenice che danzava fuori la sua finestra, strinse forte i pugni e partorì un sorriso... contro il suo dolore logorante, contro quella mancanza, contro l'assenza di quella voce... un sorriso che diventò poi un parlare a voce alta.
- Allora prima cosa puliamo questa casa, questo l'ho appreso, in questo sono stato bravo, amo fare pulizia in questo luogo magico che ho sporcato... via la polvere, via le briciole, via il dolore, via la paura, via una cartaccia grigia, via da quì.
Seconda cosa, meditazione, ecco... ricordo che alla base della prima vittoria su di LUI, io meditavo, facevo silenzio e non vomitavo parole, silenzio su di me, silenzio su di noi...Ora.. silenzio dell'universo trasmettimi l'Amore, il rispetto, la gioia e la gratitudine...
Ecco bravo Marco... NON e dico NON smettere di farlo... ogni giorno, ogni santo giorno.. sii disciplinato... lei ne gioirà..
Spengo la testa, collego il cuore alle stelle e mi guardo... le mie cose più belle, i miei mostri e le mie malattie... la mia anima che non è limitata, la mia anima che posso colorare di quei colori, di quelle parole che le dico quando tra noi c'è quella stupenda sensazione di lontananza amica in quei momenti magici che ci hanno uniti.
Ecco quello è lo stato giusto, quello è amare, quello è rispettare e tante altre cose che voglio nella mia vita... ora tocca a me.
Marco spense la testa e uscì da se senza chiudere la porta.

Penulis : Marco ~ Sebuah blog yang menyediakan berbagai macam informasi

Artikel IL MIO MOSTRO E LA MIA CURA ini dipublish oleh Marco pada hari giovedì 21 gennaio 2010. Semoga artikel ini dapat bermanfaat.Terimakasih atas kunjungan Anda silahkan tinggalkan komentar.sudah ada 1commenti e pensieri: di postingan IL MIO MOSTRO E LA MIA CURA
 

1 commenti e pensieri:

  1. Autodisciplina, sono in pochi quelli che sanno metterla in piedi almeno un po'. Basta vedere i viziati di fumo, gioco, calcio e quant'altro come sembrano idioti agli occhi di un disciplinato.

    Quando chiedono "Ma come fai? Io non ci riesco neanche per un giorno", la miglior risposta secondo me è fare un esempio semplice quindi comprensibile, facile da attuare, riportarlo alla realtà del problema e applicarlo al mastodontico vizio che il soggetto ha. Poi seguirlo di giorno in giorno per verificare la messa in pratica o almeno la presa in considerazione di quello che si è stabilito.

    Alle persone bisogna stare dietro, seguire, informarsi, rompere le palle. L'uomo "animale" tende a fare il meno possibile per assicurarsi il più possibile, è la natura, il primo esempio di risparmio energetico, ottenere il massimo con lo sforzo minimo. Quindi si tende a far fare agli altri e ottenere qualcosa, finchè ci si ritrova ad essere completamente "pecorizzati": LUI mi protegge, LUI mi sfama, LUI mi guida, io non devo fare nulla solo eseguire e starò bene.

    Così rompendo le palle al soggetto, lo si smuove dalla sua condizione passiva, la comunicazione è tutto, serve a trasmettere informazioni a chi ne ha bisogno, traendo esperienza che è sempre utile ad entrambi gli interlocutori.

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